La situazione attuale dell’esport Battlefield. Intervista a Thomas “Prince” Colombo. Fondatore e Community Manger del CIB (Campionato Italiano Battlefield), Global Community Manager di ESB (eSport Battlefield)
Qual è la situazione attuale nel panorama internazionale del competitive di Battlefield?
Rispetto all’ultima intervista di marzo ci sono state alcune importanti novità. Anzitutto, lo scorso 10 aprile è stata finalmente rilasciata anche per console la prima modalità progettata per l’eSport nella storia di Battlefield: Incursions. In realtà si tratta di 3 distinte modalità da giocare in 5v5, con la possibilità di schierare anche un carro leggero, che ben si adatta a restituire lo spirito generale di Battlefield. Novità assolute sono rappresentate dal fatto di poter scegliere solamente 1 soldato per tipo tra i 10 disponibili, l’impossibilità di cambiare il proprio soldato, una volta scelto, e infine l’impossibilità di sapere quali classi sono state scelte dall’avversario. Il tutto è decisamente ben studiato e, nonostante siano necessari ancora diversi aggiustamenti, i match possono rivelarsi davvero divertenti, da giocare e da guardare.
Grazie a ciò è stato possibile per diverse organizzazioni lanciare in poco tempo un buonissimo numero di eventi, alcuni con importanti premi in palio. Su tutti spiccano ESB – con la sua ESB League con 500 € in palio, e con la EU Championship in collaborazione con Glory4Gamers, dal montepremi di ben 1000 € – e BFN, con i suoi eventi per tutte le piattaforme, da 500 € cadauna. Al fine di stimolare anche quei giocatori singoli o, comunque, non in numero tale da costituire un team, sono state lanciate alcune iniziative come la ESB ARENA e la CIB ARENA, ovvero eventi settimanali all’interno dei quali ci si può iscrivere solamente uno alla volta, e nei quali vengono fatti scontrare tra loro team misti composti da 5 giocatori casualmente estratti. Sono ottime strategie per rafforzare l’unità della community e per far integrare i nuovi giocatori fin da subito, dandogli l’opportunità di mettersi in mostra al fianco dei giocatori più abili ed esperti.
E per quanto riguarda l’Italia?
In Italia con il CIB (Campionato Italiano Battlefield) stiamo cercando in tutti i modi di coinvolgere la community sulla nuova modalità, e di spingere in direzione Europea, sia tramite la sopracitata CIB ARENA, che teniamo ben 2 volte alla settimana, il lunedì e il mercoledì sera (21:00), sia cercando di far conoscere il più possibile cosa ci aspetta in futuro. La situazione, va ammesso, non è semplice. La maggior parte dei giocatori non è ancora disposta a giocare una modalità che non piace, o che non si è ancora pronti ad affrontare, pur di fare eSport. È ancora troppo forte la mentalità del giocare in eventi che si considerano come più alla portata, più agevoli, più divertenti magari. E se per PlayStation 4 si riesce, comunque, a coinvolgere anche fino a 30 persone (corrispondenti a circa 6 team , in confronto ai 37 team iscritti al nostro primo campionato di Dominio), su Xbox One l’attività è molto scarsa, mentre su PC è praticamente inesistente. Siamo comunque fiduciosi che il nuovo Battlefield porterà nuova linfa e tanta voglia di costruire le basi per un vero competitive italiano di Battlefield.
Qual è la posizione di EA e DICE? Ci sono sviluppi?
Andrew Wilson, CEO di EA, ha recentemente riconfermato la volontà di portare su Battlefield un tipo di eSport simile a quanto stiamo vedendo per quanto riguarda FIFA: “We’ll hold our first Battlefield competitions in FY 2019” (“Organizzeremo le nostre prime competizioni di Battlefield nell’anno fiscale 2019”). Quel “we” è molto significativo, perché vuol dire che EA metterà la sua competenza al servizio della creazione di un ambiente competitive per il suo sparatutto di riferimento, che porterà migliaia di giocatori a competere e assistere da spettatori ai suoi eventi. Siamo molto emozionati nel sentire l’appoggio di chi, in altri ambienti (non solo FIFA, ma anche MADDEN, ad esempio), sta dimostrando di cosa è veramente capace.
D’altronde, basta dare uno sguardo alla lista dei nomi dietro il progetto “Competitive Battlefield”, se così vogliamo chiamarlo. In quella lista compare il nome di John Nelson, nominato primo Battlefield Competitive Gaming Commissioner. John Nelson: uno dei nomi più importanti di tutta l’industria eSport! Vediamo alcuni suoi importanti traguardi:
- John Nelson ha contribuito in maniera determinante a portare MLG dall’essere un’organizzatrice di tornei con meno di 100 partecipanti e nessuno spettatore (né live, né online), ad avere eventi con 1500 partecipanti, 20.000 spettatori live e oltre 4 milioni di spettatori online (da 164 paesi).
- John Nelson ha creato la Call of Duty Pro League e inventato il sistema degli MLG Pro Points.
- John Nelson ha pianificato e diretto l’MLG Pro Circuit per 12 anni, organizzando più di 300 eventi LAN, migliaia di tornei online, e distribuendo più di 8 milioni di dollari in premi.
Queste due grandi notizie, se combinate insieme, non possono che lasciare con il sorriso sulla bocca tutti coloro che da anni investono una quantità enorme di energie per rendere i loro desideri realtà, aiutando a costruire una community internazionale composta già da centinaia di team, uniti da un’unica passione che sta per evolversi in qualcosa di più grande.
Consigli per chi vuole approcciarsi a Battlefield per la prima volta?
La prima cosa da fare è entrare subito nel vivo delle community, unendosi ai server Discord del CIB e di ESB, perché è lì che si svolgono la maggior parte delle interazioni tra i giocatori italiani e internazionali. Dopodiché, direi cominciare a prendere parte ai nostri eventi ARENA, in modo da poter conoscere altri novizi e iniziare, magari, a pensare ad un primo team fatto al solo scopo di imparare a conoscere il gioco. Suggerirei di cogliere l’occasione al volo per iniziare a giocare fin da ora l’attuale modalità competitiva Incursions, ancora in corso di sviluppo e con un continuo scambio di feedback tra la community e gli sviluppatori, all’interno di un server Discord dedicato.
Qualche altra cosa che vorresti aggiungere?
Sì, e mi rivolgo ai caster e agli Youtuber: cominciate a guardare a Battlefield da un punto di vista eSport, è tutto da costruire e i primi ad iniziare hanno una occasione veramente importante di farsi notare.